Ieri al telefono la frase che mi ha fatto più sorridere è quando il mio tutore intellettivo, non chè maestro fratello amorevole mi ha detto, “si ma lo vedi quando John Scofield suona quelle robe come è contorto? si capisce chiaramente che è un bianco…suona come un bianco…” (e io so benissimo quanto lui stimi Jhon chi mancherebbe altro…la discussione non si basava su questo aspetto)
La questione parte tutta da qui…
abbiamo questa progressione che sappiamo perfettamente tutti:
A-7 G-7 C7 FM7 B-7 E7 X2
A-7 G-7 C7 FM7 Bb7 B-7semidim E7/9# A-7 E7/9#
Guarda utente che mi leggi, voglio proprio essere per una volta tanto comprensivo e pensare che tu non sia un mio allievo per cui mi domando se tu sia sicuro prima di tutto di aver individuato il centro tonale nel quale stiamo operando in questo momento…
Bene
Diciamo subito che è evidente la tonalità principale ovvero di A-, la possiamo definire una sorta di tonalità di impianto, ma evinci immediatamente una cosa bada bene G-7 C7 FM7 pare proprio essere se non erro una sorte di presa in gradi II-V-I No?
Certo per cui la tonalità di impianto è senza dubbio il A- ma in realtà trattiamo senza problemi in tonalità di fa maggiore (b)
Per quanto il B-7 e il E7 mi riporti su un piano che è quello di una scala minore armonica di la (Nb abbiamo una nona eccedente sulla dominante)
La cosa che mi rimane fuori è quell’accordo di dominante Bb7 lo tratto semplicemente come tale per cui enfatizzo i gradi che mi interessano, cosa che ho notato fare più o meno a tutti Martino, Scofield, Cifarelli eccecc…
Ma la questione è che fin qui ti ho detto un mare di cazzate…
perchè forse c’è anche qualche cosa di giusto e sensato in quel che ti ho comunicato, ma è l’approccio che è totalmente sbagliato!!!
Ho capito una cosa che per diventare grandi non bisogna vergognarsi di rendersi conto di quantificare la propria dimensione…
Io mi sento ancora molto piccolo, sebbene per molti oggi, io sia già grande.
Bè ti assicuro che non è così! E’ questo calcolo cerebrale che porta via l’anima del suonare, quando Gigi mi dice “devi alzarti la mattina e iniziare a pensare di parlare in un altra lingua” non è come sforzarsi di parlare in un altra lingua…li metti il raziocinio in mezzo…
Succede quello che dico spesso ai miei , è più difficile insegnare a chi sa già tante cose sbagliate, che a volte prendere un novizio…
e per quanto sembri assurdo io so molte cose “sbagliate”.
Un monito a te e a me, quando ero ragazzino pensavo che la fusion o la chitarra distorta fosse l’emblema del virtuosismo…grazie ad essa pensavo di coprire la mancanza di fraseggio molto spesso emi nascondevo dietro a essa…
Nel jazz un miliardo di note e tutti sti concetti posso valere valere la stessa mancanza di feeling…E QUANDO GIGI mi dice contorto e bianco…mi sa tanto “di quella roba li”…
Non finirò mai di ringraziare quella persona che tanti anni fa mi ha fatto scoprire il mio maestro ora e per sempre, mia ispirazione e amato amico Gigi Cifarelli